domenica 6 marzo 2011

Miele di mirto Australiano: potente antibatterico naturale

Fin dai tempi antichi si e’ sempre saputo che il miele ha molteplici proprieta’,  oggi tornato alla ribalta come antibatterico e antibiotico. Addirittura il miele viene anche utilizzato nelle pomate per curare le scottature . La novita’ qual’e'? Alcuni  studiosi del Queensland Alliance for Agricolture and Food Innovation (QAAFI) hanno constatato che nel miele estratto dall’albero di mirto Australiano si celava un potente antibatterico, in grado di distruggere le infezioni. Infatti succede spesso che dopo l’utizzo di antibiotici  l’ infezione permane e i batteri continuano a vivere ma soprattutto si rinforzano. L’utilizzo di antibiotici inetavibilmente risulta inutile, perche’ i batteri hanno messo su una bella corazza. Ebbene si grazie a questa scoperta, le infezioni e batteri avranno vita breve.
“Il ricercatore capo del progetto, lo scienziato Yasmina Sultanbawa, ha detto che la potenza dei mieli ha fatto sì che solo una piccola quantità è necessaria per combattere le infezioni. “A causa di elevati livelli di composti attivi in questi tipi di miele, siamo stati in grado di inibire completamente la crescita di MRSA per esempio in studi in vitro con una quantità relativamente piccola del miele “, ha detto il dottor Sultanbawa. “Questo significa che si potrebbero ottenere elevati livelli di attività anti-batterica in presenza di ferite superficiali in cui il miele viene applicato nel luogo dell’infezione. “La presenza di MRSA in una ferita è un problema sempre più urgente negli ospedali e nelle case di cura, a causa dell’emergere di ceppi resistenti agli antibiotici o antisettici. “Le indagini su rimedi non convenzionali che non sono tossici e non si prestano allo sviluppo di resistenza al trattamento, come ad esempio questa ricerca sui mieli bioattivi, è molto promettente.” Continua MacGill: “La nostra ricerca ha finora prodotto risultati importanti nel tentativo di inibire l’infezione da MRSA – molto comune – ad un tasso molto basso di applicazione. Ciò potrebbe fornire enormi benefici ai medici australiani e internazionali e ai loro pazienti.”

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